| disegni d'architettura normanna a Palermo |

  • i Normanni in Sicilia [sono qui riportate delle note tratte da studi di storici e di critici d'arte]

....Ruggero II d'Altavilla, politico abilissimo, che riuscì a presentarsi come un sovrano occidentale per i suoi sudditi latini, come un basileus di tipo bizantino per quelli greci, come un sultano per quelli arabi, creando un "regno nel sole", unico caso di tolleranza nell'Europa del XII secolo .....

[Hubert Houben 1997 ]

 

.... La coesistenza di culture nella Sicilia Normanna

“ In ogni strada vi erano presenze di diverse componenti etniche e contaminazione affascinante di linguaggi eterogenei che mostravano i segni di una difficile assimilazione: le preghiere dei muezzin accanto ai salmi dei benedettini di San Giovanni degli Eremiti, i canti e le omelie del clero greco accanto all’harem di un sovrano come Guglielmo II che si proclamava protettore dei cristiani, ordinava la fondazione del monastero di Monreale,vestiva e mangiava comei musulmani e, in occasione di un terremoto, aveva invitato chi gli stava vicino “a pregare ciascuno il Dio che adorava e in cui credeva: colui che ha fede nel suo Dio “.

[A cura di M. D’Onofrio "I Normanni popolo d’Europa"]

 

.... […..] La popolazione musulmana era tanto numerosa che una politica distruttiva, pur essendo probabilmente più consona alle concezioni religiose del tempo, avrebbe costituito dal punto di vista dello statista l’errore peggiore. Ruggero I ne era consapevole. E qui per la prima volta nella storia del mondo cristiano, fu concepita e realizzata l’idea di uno stato tollerante. Certo, ipotizzare che per Ruggero la tolleranza religiosa sia stata un’esigenza e una decisione libera, presa per ragioni di umanitarismo, equivarrebbe ad attribuirgli concezioni di un periodo molto successivo. Egli tuttavia non fu neanche lo strumento di una cieca necessità, ma acquisì un grande merito riconoscendo l’opportunità politica della tolleranza e comportandosi di conseguenza.

Si pensi solo alla storia della Spagna. Anche qui il Cristianesimo intraprese la lotta contro l’Islam per riconquistare un vecchio territorio; qui però, nessuna considerazione politica ostacolava il fanatismo religioso, e con una crociata, le cui atrocità si protrassero per secoli, si disfece una fiorente cultura; sotto i successori dei vincitori, però, il fanatismo dei padri rimase indelebile.

In Sicilia, al contrario, si sviluppò una delle culture più straordinarie e affascinanti che la storia universale abbia mai conosciuto.

[Erich Caspar 1904]

.....il sincretismo e la commistione degli stili costituiscono la specificità dell'arte normanna: i re normanni, infatti, si lasciarono conquistare dalla tradizione e dalla complessità della cultura dell'isola - costituita da elementi latini, arabi e bizantini - per rifonderla e piegarla alla celebrazione della propria stirpe reale -

[Salvatore Tramontana 2004]

 

""La conquista dei Normanni in Sicilia, è compiuta non da un popolo, ma da una schiera di avventurieri che non sai se ammirare di più quali guerrieri valorosi e fortunati, o come abili politici. Essi, nel loro interesse politico, nell'educazione varia formatasi nell'Italia meridionale al principio dell'XI secolo, al contatto delle varie civiltà ivi urtantesi e mescolantesi, nell'attento studio a non far predominare nessuno dei vari popoli colà contrastanti, nel non avere una civiltà propria da far prevalere, trovano tutte le persuasioni a essere i maggiori fautori dell'ecclettismo: e fan fiorire in tutte le manifestazioni il meglio della civiltà trilingue trovata in Sicilia.""

[Enrico Calandra 1938]

 

06-06-03
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